Un’interpellanza di Mangini (PD) in Municipio riapre il dibattito sulla destinazione d’uso dei locali di Via Casale: la proposta di una gestione associativa con diritto di fruizione da parte della scuola.
L’interpellanza, alla quale ha dato risalto anche la stampa cittadina, è stata presentata e ha riscosso un consenso bipartizan (il capo dell’opposizione di centrodestra in Municipio, Francesco Carleo, si è detto del tutto favorevole). Adesso l’ormai vexata quaestio dei locali dell’abortita Sezione Primavera di Bavari approderà in Comune, presso l’assessorato alle politiche scolastiche e dunque sulla scrivania dell’assessore Pino Boero.
Il problema, che era già stato ampiamente discusso lo scorso anno, è stato riportato agli onori della cronaca dal consigliere municipale PD Alessandro Mangini, che già nel 2013 era stato primo firmatario di una mozione – poi approvata all’unanimità – intesa a richiedere al Comune di verificare le reali possibilità di riapertura della Sezione Primavera.
Da quest’opera di verifica e di monitoraggio è emersa la mancanza di una significativa domanda, numericamente congrua, da parte della cittadinanza residente a Bavari e negli immediati paraggi. «A questo punto» spiega Mangini «i dati del problema sono cambiati. Non si tratta più di riaprire una struttura scolastica, ma di dare un senso e un ruolo a degli spazi pubblici che altrimenti rischiano di essere inutilizzati e abbandonati, mentre devono rappresentare una risorsa stabile e polivalente per la comunità nel suo insieme».
La proposta è quindi quella di creare un bando finalizzato all’assegnazione di quei locali ad uso associativo, dando contestualmente alla Scuola Primaria e dell’Infanzia la possibilità di fruirne per attività di educazione fisica o di laboratorio in genere, in orari concordati. L’associazione aggiudicataria otterrebbe pertanto la gestione dell’immobile (che è parte integrante del plesso scolastico di Via Merlanti/Via Casale), e nel contempo esso manterrebbe, in forza di contratto, una finalità educativo-pedagogica rivolta agli alunni dei due istituti. Una simile impostazione potrebbe da un lato promuovere realtà associative in cerca di sede, capaci di portare un valore aggiunto alla comunità di Bavari, e dall’altro soddisfare la dirigenza scolastica, che, attraverso il direttore prof. Gino Facen, aveva a sua volta manifestato interesse per quegli spazi.
«Una proposta di questo tipo» aggiunge Mangini «non vuol essere un coniglio tratto fuori dal cilindro e nemmeno un ballon d’essai utile a capire la reazione delle istituzioni e gli umori dell’opinione pubblica;, vuole essere invece l’avvio di un percorso di partecipazione allargato, di cui devono farsi attori non solo la civica amministrazione nelle sue diverse articolazioni, ma anche scuola, associazionismo e cittadini in genere».
L’assessore Michele Raffaelli, dichiarando che l’interpellanza di Mangini dà il giusto impulso per attivarsi in questa direzione, ha voluto anticipare che, se la scelta politica è chiara e condivisa, c’è tuttavia il rischio di un ostacolo di ordine burocratico: l’investimento erogato dalla Regione per la realizzazione della Sezione Primavera potrebbe aver fissato un vincolo nella destinazione d’uso dei locali, riservandoli in via esclusiva alla prima infanzia.
In Via Pinasco, così come a Bavari, ci si augura che questa partita la vinca la buona politica e non la burocrazia.
(Redazione)