Smobiliterà a settembre la comunità dei Servi del Cuore Immacolato di Maria. La notizia data da padre Ennio Castellano al consiglio pastorale. Don Antonio Lovato nuovo parroco di Bavari e Fontanegli “fuse” in un’unica Unità Pastorale.
La notizia è di quelle spiazzanti, perché tutto i parrocchiani di Bavari potevano immaginare fuorché fosse alle viste una nuova staffetta (e che staffetta!) al vertice della Pieve di San Giorgio. La vita però è fatta anche di sorprese e imprevisti, sicché va registrata nella sua essenzialità la sobria comunicazione data a viva voce dall’attuale parroco padre Ennio Castellano al consiglio pastorale, la sera del 27 giugno, e poi a tutti i fedeli pochi giorni dopo: la sede generalizia dell’Istituto del Cuore Immacolato di Maria ha deciso di chiudere la piccola comunità ICMS di Genova, attiva a Bavari da inizio 2008, destinando di conseguenza i suoi componenti (oltre a p. Ennio, p. Nicola Radomile e fr. Vincenzo Màvaro) ad altri incarichi pastorali fuori Liguria. Il cambio della guardia è previsto per la metà di settembre.
La Parrocchia di Bavari tornerà così ad avere quale arciprete-parroco un normale sacerdote diocesano, come nella situazione precedente all’arrivo dei Servi del Cuore Immacolato. Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, lo ha individuato in don Antonio Lovato, fino a oggi in servizio a Pra’ (Parrocchia di Nostra Signora del Soccorso e S. Rocco). Probabilmente sarà lo stesso arcivescovo a presentare ai parrocchiani il nuovo pastore, in occasione della prossima festa della Madonna della Guardia, il 29 agosto; quel giorno, stando ai programmi, il presule sarà al santuario mariano in cima alla Serra per celebrare la funzione conclusiva della solennità, molto cara al cuore dei bavaresi. L’ingresso ufficiale non dovrebbe comunque avere luogo prima di inizio autunno.
Don Lovato, 74 anni da compiere (è nato nell’agosto 1944), tra fine anni ’80 e gli anni ’90 fu parroco a Sant’Eusebio, a pochi chilometri da Bavari. È da sempre un sacerdote molto impegnato nel sociale, non solo sul piano parrocchiale ma anche a livello di Caritas diocesana; innumerevoli le sue iniziative solidaristiche a sostegno dei meno abbienti, delle persone in difficoltà, dei soggetti deboli della società moderna. Alle sue cure – e questa è un’altra novità importante – sarà inoltre affidata la Parrocchia di Fontanegli, con la quale Bavari formerà un’unica Unità Pastorale di circa 2000 anime. Don Matteo Firpo, parroco di San Siro di Struppa e da circa un anno e mezzo pure di Fontanegli, gli cederà quest’ultimo incarico. Va da sé che l’accorpamento delle due parrocchie sotto un unico responsabile risponde alla necessità di ottimizzare le risorse umane a disposizione in tempi di crisi delle vocazioni e di clero scarseggiante.
Dunque, ad appena un anno di distanza dal passaggio di consegne tra p. Riccardo Saccomanno e p. Castellano, in Piazza San Giorgio 1 è di nuovo tutto da rifare. È sperabile – tale almeno è l’auspicio dei laici impegnati – che dopo questa ennesima “rivoluzione” la Parrocchia possa ritrovare quella stabilità nella guida e quella continuità amministrativa indispensabili a portare avanti un progetto pastorale degno di questo nome.
(Redazione)